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To Create[edit]

Ballarò Market, Vucciria Market, Piedmontese Cuisine, Charles V. Williams, Bonèt, Torcetti, Agege bread, Cuisine of Emilia-Romagna, Fra Noi

Piedmontese Cuisine[edit]

Frontespizio del libro La cuciniera piemontese, edito nel 1771 a Vercelli
Carne cruda all'albese
Vitello tonnato
Agnolotti
Risotto con tartufo bianco d'Alba
Panissa vercellese
Fritto misto
Castelmagno
Grissini
Bonèt
Panna cotta
Gianduiotti

La cucina piemontese è ricca di piatti e/o prodotti tipici della regione. Si va da prodotti in vendita, quali insaccati e formaggi, a piatti della tradizione culinaria.

Caratteristiche[edit]

Quella del Piemonte è una cucina molto varia e che ruota intorno a ingredienti come la carne di vitello, il vino, spesso anche usato per cuocere gli alimenti, il burro, che serve a stemperare i sapori aggressivi di molti cibi, il tartufo, la selvaggina, i pesci d'acqua dolce, il riso, e verdure come i peperoni, i cardi e i porri.[1][2] La cucina del Piemonte risente in parte l'influsso della cucina francese, come confermano ad esempio la grande ricchezza di antipasti (che in Francia prendono il nome di entrée) e la relativamente esigua varietà di tipi di pasta della cucina del luogo.[1] La cucina si focalizza sugli antipasti, che spaziano da peperoni insaporiti con vari intingoli, la fonduta, l'insalata di ovuli e tartufi, la carne cruda all'albese, il vitello tonnato, i salumi e un grande assortimento di formaggi fra cui il bruss, il bra, il bettelmatt e il castelmagno.[2] L'olio e le acciughe, entrambi di provenienza ligure, vengono utilizzati per preparare pietanze come la bagna càuda, uno degli alimenti più caratteristici del Piemonte.[2] Fra i primi piatti della regione si annoverano gli agnolòt ripieni di manzo, salsiccia, verza e tartufo e consumati al naturale o conditi con burro e salvia o il ragù, gli gnocchi alla bava e i tajarin, spesso conditi con olio e tartufo.[1][2] Degni di nota sono anche gli alimenti a base di riso; questo un prodotto acquisito relativamente di recente, fra epoca medievale e moderna, e che viene usato per preparare alcuni piatti tradizionali della Lomellina, del Vercellese e del Novarese, come la paniscia e il risotto con le rane.[2] La carne di vitello è alla base di molti secondi piatti tradizionali, come il fritto misto, ove coesistono carni, frattaglie, verdure, semolini e amaretti, il vitello tonnato, il brasato al barolo, il bollito misto, da consumare con il bagnet verd di acciughe e prezzemolo e il piccante bagnet ross, e la finanziera, una complessa ricetta contenente vitello, frattaglie di carne e funghi infarinati e cotti nel burro; fra i secondi tipici preparati usando altri tipi di carne vi è il famoso pollo alla Marengo con i funghi, così come il tapulon di asino.[1][2] Importantissimi sono anche i dolci, spesso preparati usando le nocciole e il cacao, come la cioccolata in tazza, tramandata dai francesi, i gianduiotti, i baci di dama, i savoiardi, gli amaretti e moltissime altre varietà di biscotti.[2] Il Piemonte è terra di celebri vini, come ad esempio il barolo, l'arneis, il barbera e molti altri.[1]

Piatti tipici[edit]

Il Ministero delle politiche agricole e alimentari, in collaborazione con la Regione Piemonte, ha riconosciuto 341 prodotti piemontesi come "tradizionali". Il Piemonte è la sesta regione d'Italia per numero di prodotti, dietro a Campania, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto.[3]

Tra le varie specialità, il Piemonte è conosciuto per molti piatti e formaggi tipici, tra cui:

Pane[edit]

Antipasti[edit]

I salumi, nella gastronomia piemontese, vengono serviti come antipasto. Altri antipasti tipici piemontesi sono:

Salse[edit]

Primi piatti[edit]

Secondi piatti[edit]

Piatti unici[edit]

Dolci[edit]

Prodotti[edit]

Salumi e insaccati[edit]

I salumi, nella gastronomia piemontese, vengono normalmente serviti come antipasti; inoltre vengono utilizzati per spuntini.

Formaggi[edit]

Note[edit]

  1. ^ a b c d e La grande cucina regionale - Piemonte. 2005. pp. introduzione. {{cite book}}: Unknown parameter |agency= ignored (help)
  2. ^ a b c d e f g Stella Donati (1979). Il Grande Manuale della Cucina Regionale. pp. 18–22. {{cite book}}: Unknown parameter |agency= ignored (help)
  3. ^ https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15132. {{cite web}}: Missing or empty |title= (help); Unknown parameter |accesso= ignored (|access-date= suggested) (help); Unknown parameter |titolo= ignored (|title= suggested) (help); Unknown parameter |urlmorto= ignored (|url-status= suggested) (help)
  4. ^ La grande cucina regionale - Piemonte. 2005. p. 26. {{cite book}}: Unknown parameter |agency= ignored (help)
  5. ^ Anna Gosetti della Salda (1967). Le ricette regionali italiane. p. 12. {{cite book}}: Unknown parameter |agency= ignored (help)
  6. ^ https://www.piemontetopnews.it/il-pasticcino-squisitamente-piemontese-che-tanto-piaceva-a-re-umberto-i/. {{cite web}}: Missing or empty |title= (help); Unknown parameter |accesso= ignored (|access-date= suggested) (help); Unknown parameter |titolo= ignored (|title= suggested) (help)

Voci correlate[edit]